Posts Tagged ‘Branco Selvaggio’

BRANCO SELVAGGIO – Ridin’ Again

di Paolo Crazy Carnevale

22 dicembre 2013

BrancoSelvaggio

 

BRANCO SELVAGGIO

Ridin’ Again

(Folkest Records 2013)

 

Il Branco Selvaggio è ancora qui, non se ne era mai andato e la sua musica è più potente e genuina che mai. La formazione storica del country-rock italiano è sempre ben salda nelle mani di Ricky Mantoan, polichitarrista – mi si consenta il neologismo, visto e considerato il numero di differenti chitarre con cui il Mantoan si destreggia con uguale bravura – canavese, francese di nascita e americano nel cuore musicale che può vantare collaborazioni con diversi componenti delle famiglie Byrds, FBB e con Chris Darrow; al suo fianco ci sono Luciano Costa ed il bassista Dario Zara, due che del Branco fanno parte (il seocndo non in modo continuato) fin dalla fine degli anni settanta, e c’è Beppe D’Angelo che col suo drumming è stato anche il cuore pulsante di un progetto che vedeva Ricky al fianco di Skip Battin e John York, ex bassisti dei Byrds. Erano anni che si attendeva questo ritorno discografico della band piemontese, e finalmente eccolo qui, grazie agli sforzi dell’etichetta discografica del Folkest friulano. E che disco signori, tutti brani originali, tutti nello spirito del country rock più puro, un’autentica fiera di quei suoni chitarrosi di cui il Branco è capace. Pedal steel guitar, dodici corde Rickebaker a-la McGuinn, Stringbender, Danelectro baritonale, acustiche e dobro. Il tutto al servizio di canzoni ricche di sfumature, citazioni anche (come ad esempio Long Riders, ispirata al film “Easy Rider”, nel testo che si rifà ai personaggi del film e nella musica che in apertura cita un refrain di McGuinn tratto dalla colonna sonora), belle ballate come Reflection N°1, dall’andamento scanzonato e con una chitarra acustica piacevolissima,  The Loser o Winter Song molto intimista e con una bella armonica. E Ancora sfuriate rock come l’ottimo brano di apertura, Down In Hell, una composizione di Ricky che risale a molti anni fa ma che debutta su disco solo ora.

Non mancano gli strumentali come il cajun Country Jig e Nashville Rag che sono una spettacolare vetrina per mettere in risalto tutte le doti e le influenze chitarristiche di Ricky (da Richard Thompson a Clarence White passando per Sneaky Pete e viceversa). Rispetto alle vecchie formazioni del Branco non c’è più la voce di Renata Boratto e anche la sua sostituta Jessica Cavallari ha lasciato da tempo il gruppo apparendo solo come backing vocalist inun brano dall’andamento psichedelico in stile New Riders; poco importa i maschietti fanno ottimamente la loro parte e il disco pur registrato in maniera casalinga usando gli studi di casa suona bene, le chitarre escono con impeto e originalità e il mastering di Andrea Del Favero ha dato al suono finale la giusta brillantezza.

E nel frattempo il gruppo ha acquisito un nuovo chitarrista, un allievo di Ricky in grado di suonare tutti gli strumenti che suona il boss, cosa che fa presagire grandi duelli nelle esibizioni live. Chissà che il prossimo passo non sia proprio un disco dal vivo…