BROCK DAVIS – Everyday Miracle

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BROCK DAVIS
EVERYDAY MIRACLE
Raintown Records 2024

Cresciuto in una cittadina vicina a Vancouver, ma da tempo residente a Santa Cruz in California, Brock è un cantautore che ama mischiare un fingerstyle acustico con il suono elettrico della Telecaster byrdsiana e l’organo B3, tra rock, country e folk.
È un veterano dei palchi avendo lavorato in bar e club e inciso un paio di album, A Song Waiting To Be Sung e il più recente Everyday Miracle, che raccoglie la prima parte delle canzoni registrate da Zach Allen (Keb’ Mo’) nel Backstage Studio di Nashville con alcuni session-men di lusso quali sono giustamente considerati Rob McNelly (Buddy Guy, Lady Antebellum, Kenny Chesney) e Justin Ostrander (Luke Bryan, Cody Johnson) alla chitarra, Russ Pahl (Robert Plant, Vince Gill, Carrie Underwood) alla pedal steel, Michael Rojas (Black Keys, Dolly Parton, Stevie Nicks) alle tastiere, Duncan Mullins (Crystal Gayle, Richard Marx) al basso e Marcus Finnie (Keb’ Mo’, Taj Mahal, Lady Antebellum) alla batteria.
Everyday Miracle è un disco melodico, riflessivo, elegante, a tratti emozionale pur essendo musicalmente piuttosto uniforme, con uno studiato utilizzo dei cori d’ispirazione gospel in tracce come Rain Falling On The Water, la riflessiva Give Forgiveness ed Everyday Miracle. Tra gli episodi country-rock più ritmati che vivacizzano l’ascolto citerei You’d Think I Know By Now e il singolo Keep On che ha ricevuto notevoli attenzioni. La voce di Brock risalta nella ballata pop I’ll Always Be Your Dad un po’ zuccherosa, nell’elegante The Warrior, nella love song Angela (Please Say Yes) e nella dolente September Rain, mentre la chiusura di My Promise To You richiama nel testo le promesse di nozze di Brock alla moglie.
Il musicista, confermando il suo romanticismo, ha commentato così questo brano: “mia moglie ama i grandi gesti romantici; quindi, sapevo che volevo chiederle di sposarmi con una canzone. Ma non sono riuscito a superare la prima riga che ho iniziato a piangere e poi anche lei si è messa a piangere. Ma ha detto di sì”.

Paolo Baiotti

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