STEVEN GRAVES – Don’t Ever Stop

graves

STEVEN GRAVES
DON’T EVER STOP (The Nashville Sessions)
Autoprodotto 2022

Ad un anno di distanza da All Alone ritorna sul mercato il californiano Steven Graves con un EP di cinque canzoni registrato agli Ocean Way Studios di Nashville, che in passato hanno ospitato famosi artisti country come Faith Hill e Kenny Chesney. Per queste incisioni Steven, che ha già pubblicato nove album in studio, si è avvalso della collaborazione di session men affidabili, vale a dire Dennis Holt (batteria), Jeff King (chitarra), Chris Donahue (basso) e Jimmy Nichols (tastiere), che si affiancano ai musicisti della sua band. Il suono non è country, ma cantautorale tra rock, soul e folk, raffinato e molto soft. Si parte con la title track, una ballata melodica e un po’ facilina, rinforzata da una steel guitar gustosa. Rich Man è un mid-tempo rilassato con un sottofondo di organo, un assolo di chitarra e cori di matrice soul apprezzabili di Ariel Theirmann e Veronica McWoodson, pur restando una composizione troppo esile. Stop Fooling Around incrementa il ritmo con piano e chitarra in primo piano e una buona prova vocale di Graves. L’energia non manca neppure a What You’re Looking For che, come la title track, ricorda il suono californiano degli anni settanta nelle melodie e nel suono della chitarra. La chiusura è affidata alla cover della delicata I’ll Have To Say I Love You In A Song (Jim Croce), interpretata con rispetto e con toni dolenti da Steven, coadiuvato dal piano di Nichols, apprezzabile anche se priva della personalità dell’originale.

Paolo Baiotti

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