EDIE CAREY – The Veil

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EDIE CAREY
THE VEIL
Autoprodotto 2022

Finanziato da una campagna di successo su Kickstarter che ha dimostrato la solidità della fanbase della cantante, The Veil è il decimo album di Edie Carey, cantautrice apprezzata per la voce morbida, i testi intimi e personali e per la capacità di vivacizzare concerti in ambienti di diversa grandezza, essendo dotata di umorismo e sensibilità. Non solo cantante, ma anche poetessa, cresciuta in una famiglia in cui la cultura ha avuto sempre una posizione importante, ha studiato alla Columbia University dove si è appassionata alla musica ed ha anche vissuto un anno a Bologna.
Attiva dalla seconda metà degli anni novanta, ha suonato in festival, college e locali disseminati negli Usa, in Canada e anche in Europa, supportando artisti come Sara Bareilles, Brandi Carlile, Emmylou Harris, Lyle Lovett e Shawn Mullins. Ha partecipato ai festival di Telluride, Rocky Mountain Folks e Newport e inciso il suo primo album The Falling Places nel ’98, seguito deu anni dopo da Disco Ball Heart. Risale al 2016 la sua ultima pubblicazione, Paper Rings: 8 Love Stories precedente a The Veil.
Questo disco nasce nel 2020 con la title track, scritta in seguito a un grave incidente automobilistico che ha coinvolto la cantante e i suoi due figli e all’esplosione della pandemia: due eventi che hanno minato le sicurezze di Edie, come espresso nel testo della canzone che ricorda la sottile barriera (appunto the veil) che separa la vita dalla morte. In altri brani si alternano riflessioni sulle difficoltà del matrimonio e sulla divisione del paese in un momento difficile, sempre con una visione che lascia trasparire speranza e desiderio di riconciliazione. Prodotto e inciso da Scott Wiley,che ha anche suonato chitarra, synth e mellotron negli studi June Audio di Provo in Utah nel novembre del 2021, con l’aiuto di numerosi musicisti tra i quali Aaron Anderson alla batteria, Stuart Maxfield al basso, Paul Jacobsen alla chitarra e John Standish al piano (che accompagna la Carey nei concerti acustici), The Veil è un disco di country/pop con venature rock e folk, melodico e di discreto impatto che potrebbe avere una buona accoglienza radiofonica, interpretato dalla cantante nata a Burlington in Vermont, ma residente a Colorado Springs, con tonalità prevalentemente oscure e di atmosfera notturna, arrangiato con cura.
Tra i brani meritano una citazione l’intensa title track che apre il disco con qualche richiamo ai Fleetwood Mac più popolari, la malinconica ballata The Old Me con un testo sulla precarietà della vita di coppia, tema ripreso nella ritmata e scorrevole The Chain, mentre la dolce I Know This e Rise si soffermano sulle pressioni della maternità. Anche la seconda parte del disco ha tracce solide come la pianistica Teacher che cresce strumentalmente nella parte centrale con l’inserimento degli archi, la love song The Cypress And The Oak, Who I Was indurita da una chitarra robusta, per chiudere con la ballata acustica You’re Free.
Curato anche nella parte grafica, The Veil meriterebbe una distribuzione più ampia.

Paolo Baiotti

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