PG PETRICCA – Bad Days

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PG PETRICCA
BAD DAYS
Autoprodotto 2021

Scarno, essenziale, aspro, sofferto e minimale. Sono i primi aggettivi che mi vengono in mente ascoltando Bad Days, scritto e registrato in solitudine dal bluesman abruzzese Pierluigi Pg Petricca alla voce, chitarra acustica, dobro e percussioni varie con il solo aiuto del basso di Roughmax Pieri in tre occasioni. Dotato di una voce sporca, rugosa, bassa e a volte lamentosa che può richiamare Tom Waits, Petricca arrangia con sobrietà le nove tracce del disco, accompagnandole con dei testi appropriati che parlano di solitudine, di una quotidianità (il ‘bad day’) sempre più difficile e contrastata, di amori non corrisposti, della vita condizionata dalla pandemia e di città spettrali. Il tutto è completato dalle foto dell’artwork scattate e scelte dal musicista.
Siamo nell’ambito del blues arcaico e rurale ispirato dalla passione per musicisti come Charlie Patton, Mississippi Fred McDowell e Blind Lemon Jefferson. Petricca ha già diversi dischi alle spalle, un paio con il duo acustico Papa Leg e un paio in solitaria, At Home del 2015 e Other Stories del 2016; si esibisce come one man band oppure con Pieri al basso e percussioni.
L’ascolto può risultare un po’ faticoso a causa della scelta di usare una tonalità vocale aspra e monocorde, ma se si supera questo limite (ammesso che sia un limite) che si nota di più in tracce minimali come l’iniziale Where They Are, Snowy Night o l’oscura Life Is The Same, si notano anche diverse sfumature in altri brani quali la malinconica e drammatica Mr. George Goodbye con morbidi tocchi di slide, Let Me Out e I Don’t Wonna Change con un dobro pungente e il toccante slow Bad Day, chiudendo con la dolente e raggelante There’s No Right Or Wrong Way ravvivata da un dobro espressivo.

Paolo Baiotti

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