KENNY WAYNE SHEPHERD BAND – Lay It On Down

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KENNY WAYNE SHEPHERD BAND
LAY IT ON DOWN
Mascot/Provogue 2017

Considerato un talento prodigioso ai tempi dell’esordio di Leadbetter Heights, pubblicato nel ‘95 quando aveva compiuto 17 anni, Kenny Wayne Shepherd, nato a Shreveport in Louisiana nel ’77, ha vissuto un avvio di carriera esaltante con due dischi di platino e un disco d’oro (oltre al citato esordio, Trouble Is e Live On) e un successivo periodo di assestamento (o di crisi), comune ad altri giovani talenti della chitarra usciti nello stesso periodo (Jonny Lang, Jeff Healey, Joe Bonamassa).

Per ritrovare un equilibrio è dovuto tornare alle radici, ovvero al blues, con il pregevole progetto 10 Days Out (cd e dvd usciti nel 2007), un documentario nel quale ha incontrato e collaborato con alcuni veterani del genere come Etta Baker, B.B. King, Hubert Sumlin, Lazy Lester e Pinetop Perkins, approcciati da Kenny con umiltà e modestia, culminato in un concerto con alcuni ex membri delle band di Muddy Waters e Howlin’ Wolf.

Da allora ha ripreso la sua strada nell’ambito del rock-blues con una convinzione e una serenità che gli hanno consentito di pubblicare l’ottimo Live In Chicago nel 2010 seguito da due validi dischi in studio, Here I Go e Goin’ Home. Se quest’ultimo era un nuovo omaggio al blues attraverso dodici covers di artisti che lo hanno influenzato, il nuovo Lay It On Down è un ritorno al rock-blues più ortodosso. Inoltre dal 2013 Kenny è un membro di The Rides, l’eccellente band formata con Stephen Stills e Barry Goldberg.

Uno dei punti di forza di Shepherd è l’eccellente band che lo accompagna, da anni comprendente il potente cantante Noah Hunt, uno dei migliori in questo genere e, l’esperto batterista Chris Layton (già con Stevie Ray Vaughan), ai quali si aggiungono i nuovi Kevin McCormick al basso e Jimmy McGorman alle tastiere, recentemente sostituito da Joe Krown (già con Clarence Gatemouth Brown).

Lay It On Down è un disco di blues moderno, robusto, intenso e vario, nel quale Kenny dimostra la sua personalità pur non nascondendo le sue influenze, in primis Stevie Ray Vaughan (basta ascoltare Down For Love e Ride Of Your Life). Tra i brani spiccano la title track, una brillante ballata presentata in due versioni, una elettrica e una acustica (bonus track dell’edizione in digipack), lo slow Hard Lesson Learned profumato di country, l’errebi irrorato dai fiati Diamonds & Golds, composto con il produttore Marshall Altman, il ruvido opener Baby Got Gone e la scorrevole Nothing But The Night. L’edizione limitata in digipack ha un booklet di 56 pagine con i testi, un’intervista e foto sulle due passioni di Kenny (chitarre a automobili).

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